L’Autorità Idrica Toscana ha pubblicato le informazioni sul corretto utilizzo dell’acqua potabile erogata da pubblici acquedotti.
Relativamente il riempimento delle piscine private e delle piscine aperte al pubblico, sono stabilite le modalità e i termini procedimentali da seguire per ottenere la deroga all’uso di acqua proveniente da pubblico acquedotto.
Regolamento e normativa
Ai sensi del Regolamento di cui al DPGR n. 29/R del 26 maggio 2008 “Disposizioni per la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di acqua erogata a terzi dal gestore del servizio idrico integrato”.
Vista la crisi idrica l’Autorità Idrica Toscana (AIT) anche per il 2022 si è impegnata a sviluppare una strategia permanente di prevenzione.
Il fine è quello della riduzione ed ottimizzazione dei consumi di acqua potabile.
Attenzione -> divieto di utilizzo del pubblico acquedotto per il riempimento di piscine.
Le deroghe
Vi è la possibilità di derogare a tale divieto per le piscine aperte al pubblico (di proprietà pubblica o privata), destinata ad una utenza pubblica come le piscine pubbliche o a uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico alberghiero o agrituristiche o ricettive che possono invece usare l’acqua del pubblico acquedotto.
Le attività interessate, devono così concordare modalità e tempi di riempimento delle piscine con il soggetto gestore del servizio idrico integrato.
Modalità e termini
L’Autorità Idrica Toscana ha quindi stabilito modalità e termini procedimentali da seguire per ottenere la deroga al divieto:
- Pubblicazione on-line sul sito internet del Gestore di un modulo di richiesta;
- i titolari delle utenze interessate devono inviare il modulo compilato al Gestore; dovrà trasmettere al richiedente una risposta entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta;
- il Gestore può concedere l’utilizzo del pubblico acquedotto per un periodo massimo di 365 giorni; (la richiesta deve quindi essere periodicamente rinnovata), comunicando le eventuali prescrizioni riguardanti modalità e tempi di riempimento;
- nella risposta il Gestore deve specificare: che in caso di sopraggiunta ordinanza sindacale per la razionalizzazione del consumo di acqua potabile, o dichiarazione di emergenza idrica da parte della Regione, la possibilità di utilizzare il pubblico acquedotto sarà vietata fino al termine di validità dei sopraggiunti provvedimenti.
fonte: confindustria
Opuscolo_acqua_2022