Installazione ascensore

È illegittimo il provvedimento che subordini l’istallazione di un ascensore alla comprovata fruizione da parte di un disabile residente nell’edificio, essendo sufficiente la presenza di persone anziane o con ridotta capacità motoria.

Orientamento giurisprudenziale

Secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, la normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche (artt. 77 e ss. del d.p.r. n. 380/2001, nei quali è confluita la legge n. 13/1989) costituisce espressione di un principio di solidarietà sociale e persegue finalità di carattere pubblicistico, volte a favorire, nell’interesse generale, l’accessibilità agli edifici.

Interpretazione

Di conseguenza, in base ad un’interpretazione costituzionalmente orientata, l’intervento deve essere consentito anche quando si tratti di persone anziane o che hanno una capacità motoria ridotta e, comunque, indipendentemente dall’effettiva utilizzazione dell’opera da parte di portatori di handicap, trattandosi di garantire diritti fondamentali e non già di accordare diritti personali ed intrasmissibili a titolo di concessione al disabile in quanto tale

La recente sentenza

È pertanto illegittimo il provvedimento che subordini l’istallazione di un ascensore alla comprovata fruizione da parte di un disabile residente nell’edificio (Cons. St., sez. VI, 9 marzo 2020, n. 1682, cit.; Cons. St., sez. II, 28 ottobre 2019, n. 7318, cit.; T.A.R. Lombardia, Milano, sez. II, 17 luglio 2019, n. 1659; T.A.R. Marche, sez. I, 2 maggio 2018, n. 339). (fonte biblus)