La cessione del credito corrispondente alla detrazione per le spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici, ecobonus, è consentita anche in caso di interventi su singole abitazioni.
Questo quanto chiarito dagli esperti di Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, circa il dubbio di un contribuente in merito alla possibilità di cedere il credito corrispondere alla detrazione per riqualificazione energetica anche in caso di interventi su singola abitazione.
Cessione del credito
In riferimento alle spese sostenute per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, i soggetti beneficiari, anziché fruire della detrazione, possono optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi; o ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione.
Questo meccanismo, inizialmente introdotto per favorire i condomini incapienti, che altrimenti non avrebbero potuto partecipare alla riqualificazione delle parti comuni condominiale, con la legge di Bilancio 2018 è stato poi esteso anche agli interventi sulle singole unità immobiliari.
Ricordiamo, inoltre, che la detrazione per gli interventi condominiali spetta fino al 31 dicembre 2021; con una percentuale pari al 70% o al 75%, in base al tipo di intervento energetico realizzato.
Inoltre, ai sensi del dl 63/2013, solo i soggetti incapienti (soggetti che possiedono redditi che sono esclusi dall’imposizione Irpef) possono cedere il credito anche a banche e a intermediari finanziari.
In allegato la nuova circolare 11/E con cui l’Agenzia delle Entrate ha fornito utili chiarimenti circa la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante per interventi di efficienza energetica, così riassunta:
- gli interventi per cui si può usufruire della detrazione
- l’aliquota di detrazione
- i cessionari ammessi
(fonte biblus)