Incertezza e continuo cambiamento scoraggiano le imprese, le aziende e gli artigiani che concedevano lo sconto in fattura.
Da maggio 01 maggio 2022 dovrebbe essere in arrivo in arrivo la quarta cessione del credito e la proroga al 15 ottobre 2022 per la comunicazione.
L’incertezza ormai è pane dei nostri giorni ed è il peggior nemico per chi ha voglia di investire.
Tale incertezza ricade su molteplici figure quali le imprese che vogliono eseguire lavori ed acquistare impianti e macchinari, alle famiglie che vorrebbero ristrutturare casa ed agevolarsi approfittando dei bonus casa.
Ogni giornata ormai è diventata è corsa contro il tempo per non rischiare di perdere i benefici, siamo soggetti a continue modifiche legislative ed interpretazioni.
Siamo quotidianamente a leggere ed interpretare ogni giorno nuove norme che riguardano i bonus casa, al bonus energetico fino al Superbonus.
In tutto questo le figure che ruotano intorno ai bonus ed in particolar modo le imprese lavorano nell’incertezza.
Le cause dell’incertezza
Tuti gli istituti di credito e Poste Italiane hanno chiuso i rubinetti; le aziende e gli artigiani che concedevano lo sconto in fattura anche per lavori molto importanti dovendo anticipare il denaro senza poterlo cedere e di conseguenza recuperare.
Altro aspetto che pone il freno sono sicuramente i rincari generalizzati e di carenza di materiali e materie; aumentano la gravità della situazione, così le imprese edili sempre più difficilmente concedono lo sconto in fattura; in questo modo causano il blocco dei cantieri esistenti e dei futuri cantieri che avrebbero potuto aprirsi.
La normativa cambia continuamente e rapidamente creando una situazione di confusione ed incertezza; le banche non concedono così facilmente i soldi e così facendo restringono il campo verso solo le ditte solide che si possono permettere di fare lo sconto in fattura.
Dovrebbe arrivare ai primi di maggio la quarta cessione del credito. Ma la realtà attuale prevede la possibilità di cedere tre volte il credito, una libera e le altre due vincolate, correlate alle banche e agli intermediari finanziari iscritti all’albo.
La novità dovrebbe essere l’aumento da tre a quattro del numero di cessioni effettuabili dei crediti di imposta; anche se dovrebbe riguardare solo banche, istituti finanziari e società di assicurazioni. Questo dovrebbe evitare l’esaurimento dei fondi disponibili.
Non resta che attendere fiduciosi il nuovo aggiornamento e sperare nella stabilizzazione così da alleviare l’incertezza di tutte le figure operanti.